LA STORIA DI SAN CIPRIANO
LA SCUOLA
La Pieve di San Cipriano era anche Collegiata e come ogni Collegiata deputava alcuni suoi membri all’istruzione.
Qualche tempo prima del 1783 il Sacerdote Giuseppe di Francesco M. Spallarossa aveva aperto una scuola nel Borgo Superiore di PonteX, allora territorio di San Cipriano, per istruire nelle lettere e nel Catechismo i fanciulli del popolo.
Anche i Sacerdoti di San Cipriano si prestavano a tenere la scuola insegnando agli alunni i primi elementi della grammatica, l’aritmetica e a leggere i Vespri e l’Ufficio dei Defunti perchè poi li cantavano in Chiesa.
Dopo il 1820 un insegnate secolare apre una modesta scuola per i suoi conterranei: si chiama Bartolomeo Semino padre del Reverendo Canonico Gio Batta.
Nel 1858 era maestro comunale il Rev. Curato Don Emanuele Montaldo che teneva scuola nell’Oratorio di San Cipriano.
Dopo di lui furono elette dal Comune due maestre diplomate: Rosa e Filomena Cambiaso. Esse tennero scuola in una piccola casa di proprietà della Chiesa, unita al campanile presa in affitto dal Comune.
Nel 1894 la Scuola Comunale fu affidata alle Suore di Nostra Signora della Misericordia, le quali le divisero in due sezioni: quella dei fanciulli che fu riportata nell’Oratorio e quella femminile che fu tenuta nel locale unito al campanile. Le Suore abitavano nell’ultimo appartamento del palazzo di proprietà Calcagno, sito dietro il campanile.
Però i due locali scolastici erano assai infelici. Così il Comune nel 1895 comperò i primi due piano del Palazzo Grasso in località Cappelletta i quali furono destinati, il piano terra per la scuola, il secondo per l’abitazione delle Reverende suore.
Finalmente nel 1909 fu fatto edificare dal Comune un nuovo edificio scolastico che per quei tempi il Rev.do De Negri definisce “grandioso” nella località della “La Fiera”. Infatti in questo luogo ogni anno a settembre avveniva la Fiera del bestiame in occasione della festa dei Santi Cornelio e Cipriano. Le Suore lasciarono la scuola e furono sostituite da due maestre secolari.
Nel 1911 terminarono i lavori e la Scuola fu inaugurata. Si racconta che avesse preso parte economicamente per tale opera anche l’avvocato Parodi che in occasione dell’inaugurazione organizzò un banchetto per tutti gli alunni ed insegnanti presso il suo castello e che i bambini furono meravigliati di essere serviti da cameriere e di vedere tanta bontà tra cui biscotti, alcuni di essi ne portarono un pò a casa in “contenitori” non proprio adatti.... Ma erano felici di portare ai propri cari un pò di leccornie davvero rare a quei tempi.
Da quel giorno la scuola di San Cipriano si stabilì in questa costruzione e via via negli anni fu ampliata e migliorata nei servizi igienici, nella sicurezza e nell’attenzione verso i bambini.
Le testimonianze raccolte dagli alunni attuali da ex allievi hanno riportato alla luce alcune notizie che ci sono sembrate interessanti e curiose.
All’inizio la scuola ospitava al piano terra tre classi, due pluriclassi e una classe quinta, mentre al primo piano vi abitava la maestra e la sua famiglia. In particolare è rimasta nel cuore la maestra Polesi Pezzi che ha insegnato qui per tanti anni la cui famiglia è stata anche coinvolta in un incendio della scuola, negli ani 50. Gli alunni furono ospitati temporaneamente dalle suore Brignoline nella casa dell’asilo e quando fu ristrutturata la scuola essi tornarono nell’edificio.
La classe 5° veniva frequentata dagli alunni di Castagna che raggiungevano la scuola a piedi lungo la mulattiera che portava alla Chiesa di San Cipriano e che accedevano al giardino dell’edificio tramite un piccolo cancelletto che ancora oggi ne testimonia il passo.
Il passaggio del Duce sulla Camionale è ancora vivo in alcune persone e insieme ad altri andarono a vedere, così come altri non hanno dimenticato la divisa dei giovani balilla e i “Campi Solari” che gli alunni frequentavano durante l’estate.
Non manca nei ricordi il coprifuoco della sera durante la guerra e l’aereo Pippo che sorvolava le case con l’intenzione di mitragliarle, così come non è stato dimenticato l’orto che durante il periodo della guerra era allestito nell’attuale campetto di calcio.
Il riscaldamento era a legna ed ogni giorno ii bambini portavano un pezzo di legno per scaldarsi. La maestra accendeva la stufa e a turno gli alunni facevano i fuochisti stando ben attenti a non lascia spegnere il fuoco.
Le pulizie le facevano la maestra e gli alunni: preziosi erano i quaderni che si cercava di non sprecarli e i libri che erano pochi e contenevano tutto il sapere.
Qualcuno ricorda della signora Natalina che in alcuni momenti faceva da mangiare ai bambini poiché abitava vicino alla scuola. Altri rammentano che nel campetto dopo l’orto fu ospitata la Croce Bianca che aveva sede a San Cipriano e a Castagna presso il Club Familiare.
Fino alla metà degli anni ’70 le cose non cambiarono molto, poi però furono attivati i caloriferi che presero il posto della stufa, arrivò la bidella Sig.ra Luisa, e nei primi anni ’80 le due ali laterali furono sopraelevate di un piano e la scuola assunse l’aspetto attuale. Anche il pulmino compare in quest’epoca. Negli anni ’90 viene realizzata la palestra unendo due aule al piano terra.
Mentre nei primi anni del 2000 vengono eseguite ristrutturazioni interne per consentire la mensa scolastica, la realizzazione di un’aula computer e vengono migliorati i servizi igienici sia al piano superiore sia al piano inferiore e le scale antincendio.
I momenti bui ci sono stati anche per la nostra scuola: verso la fine degli anni ’90 le iscrizioni non corrispondevano alle leggi scolastiche per cui si paventò la chiusura. Ma l’impegno di tutti, l’amministrazione Comunale, la Preside Borelli, le insegnanti e i genitori cercarono di superare quel momento e ci riuscirono poiché l’unione fa la forza e quando una comunità opera per il bene comune non possono andare perdute tutte le fatiche.