LA STORIA DI SAN CIPRIANO
SAN MICHELE
La Pieve di San Michele di Castrofino è stata edificata nel XIX secolo.
Un tempo questa zona era attraversata da un sentiero di notevole importanza, che già nel II secolo a.C. costituiva una delle principali vie di collegamento tra Genova e i principali centri della Pianura Padana, passando per San Cipriano, Serra e il Passo del Pertuso (presso il Santuario di N.S. della Vittoria).
Si ritiene tuttavia che questa Pieve sia uno degli edifici di culto più antichi della zona. All’interno si trova infatti una epigrafe sepolcrale databile intorno all’ottavo secolo dopo Cristo.
Nel 1670 la Pieve fu sottoposta alla Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano di Serra Riccò.
Nel 1861 furono eseguiti lavori di restauro che dettero alla Pieve l’aspetto attuale, ad aula unica e dotata di un unico altare. All’epoca della visita apostolica di Mons. Francesco Bossio (1582), la Pieve era di dimensioni maggiore e dotata di più altari di cui uno dedicato a San Michele e un’altro a San Giorgio.
La Pieve di San Michele venne officiata sino alla prima metà del 1900, mentre l’edificio subiva un lento decadimento.
Grazie ai restauri promossi dal Gruppo Alpini di Serra Riccò, iniziati nel 2004 e terminati nel 2011, la Chiesa è tornata all’antico splendore, e gli scavi archeologici eseguiti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria, hanno aggiunto interessanti dati storici per la conoscenza di questo importante monumento.
Durante gli scavi, tra le evidenze di maggiore importanza, sono state rinvenute numerose sepolture. In una delle trincee esterne a Nord dell’edificio dell’attuale Pieve, sono state individuate 14 tombe con fossa scavata nel terreno. All’interno dell’aula nella zona meridionale, sono state rinvenute otto sepolture ad inumazione tutte orientate in senso Est-Ovest, secondo i canoni della liturgia cristiana. E’ stato chiarito che l’attuale Chiesa nasconde non un solo edificio, ma probabilmente più edifici o ambienti, appartenenti a fasi differenti; questi diversi momenti costruttivi marcano una frequentazione dell’area, segnata inoltre dalla presenza della necropoli, a partire almeno dall’Età Altomediaovale sino a tutto il Basso Medioevo.
Resta inoltre da approfondire lo studio dei risultati delle prime ricerche archeologiche, in collegamento con le fonti storiche, a riguardo della presunta esistenza di un insediamento tardoantico-altomedioevale (castrum), all’interno del quale poteva trovarsi anche una chiesa. AL riguardo è stato presso ricordato il toponimo “Castrofino” (castrum finis), che potrebbe anche appunto riferirsi ad un presidio di confine nel periodo dell’occupazione bizantina della Liguria (secc VI e VII).