LA STORIA DI SAN CIPRIANO
IL CASTELLO
La postura sulla quale venne edificato e veramente incantevole. E’ l’altura dove anticamente sorgeva la Torre di Cambiaso, la quale conservò sempre al sito il nome di Torre. E’ un poggio elevato, che domina le due vallate del Secca e del Verde e dal quale l’occhio si stende a contemplare tutta la Val Polcevera, dal Santuario di N.S. della Vittoria fino a Coronata. Il posto sembra destinato dalla stessa natura a servire come base di una fortezza e tale appare specialmente perché è sostenuto da muraglione dallo spessore di tre metri, veri bastioni monumentali. Il giardino è a due livelli. Vi si entra per un severo cancello in ferro battuto; prati tutti verdeggianti si stendono intorno ai bastioni e un viale grandioso conduce al posto sovrastane. Percorrendo il viale grande, si arriva all’ampio piazzale del castello, che è costituito in parte sopra i bastioni, in modo che per due lati le sue mura esterne non sono che il loro prolungamento. E’ una costruzione solida ed insieme elegante: imita la robustezza degli antichi castelli, che all’uopo servivano anche da fortezza e nello stesso tempo presentava tutta la grazia di un fabbricato moderno.
E' costituito da un corpo centrale, tutto in mattoni, su cui domina l’alta torre, da un avancorpo con portico e da una torretta di pietra viva nella parte opposta. Ogni ornamento delle mura esterne richiama un ricordo storico. Dall’alta Torre del Castello si ammira un panorama fantastico. Ben ventisette campanili si presentano allo sguardo, che si spinge a contemplare una cerchia immensa di monti, il Figogna, il Tobbio, il Leco, il Monte Maggio, il Fasce e riposa in ultimo sulla distesa sconfinata del mare.