San Cipriano di Serra Riccò - Genova
Localizzazione
Stato Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Comune Serra Riccò
Territorio
Coordinate 44°29′53″N 8°54′45″
Abitanti
Altre informazioni
Nome abitanti sanciprianesi
Patrono San Cipriano
Giorno festivo 16 settembre
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Orario Sante Messe
Prefestivo
17.00 San Cipriano
SOSPESA FINO A NUOVA COMUNICAZIONE
Festivo
10,00 San Cipriano
17.30 San Cipriano
San Cipriano (San Çepriàn in ligure (pron. San Sepriàn) è un piccolo centro della Val Polcevera situato sul crinale che divide la valle principale del Polcevera da quella del suo principale affluente, il torrente Secca.
Posto sul crinale della collina che da Morigallo sale gradatamente a Serra, entrò a far parte del Comune soltanto a fine XIX secolo. Invidiabile la vista che si gode da questa frazione, e che spazia sulla Val Secca e sulla valle di Pontedecimo.
La posizione favorevole alla coltivazione per l’esposizione a meridione, ha caratterizzato l’aspetto e l’economia della frazione fino al dopoguerra: orti e ville coltivati ordinatamente, hanno per secoli fornito Genova di primizie: piselli, fave, patate; tra i frutti rinomati erano le pesche, le ciliegie, i fichi e l’uva da cui si ricavava un ottimo Bianco.
Sorto lungo una fondamentale via di transito, San Cipriano è un luogo abitato già dall’antichità: lo testimoniano alcuni importanti ritrovamenti archeologici risalenti all’età del Ferro (Collina delle Batterie), il tracciato della Via Postumia (148. C.) e la lapide rinvenuta presso la vetusta Cappella di San Michele di Castrofino, datata al VIII secolo, che è il più antico documento di epoca cristiana per le intere campagne genovesi.
La chiesa parrocchiale dedicata ai SS. Cornelio e Cipriano ha antiche origini, che secondo la tradizione risalgono al V secolo. In epoca altomedievale era Pieve, e reggeva un territorio vastissimo, entro il quale erano comprese anche le frazioni comunali di Mainetto e Castagna.
Conserva al suo interno opere di pregio: il quadro di Giovanni e Luca Cambiaso, gli affreschi seicenteschi, un antico e artistico organo, e deliziose statuine del presepe considerate di scuola del Maragliano.
Particolarità del presepe, che attira visitatori da tutta la provincia, è la rappresentazione minuziosa della vita contadina e dei paesaggi locali, i giochi d’acqua e di luce.
San Cipriano è sede della Confraternita della Santa Croce, esistente già nel 1410, e che possiede un oratorio seicentesco e splendidi paramenti in argento, un gonfalone processionale e tre crocefissi lignei da processione.
Tradizionali giorni di festa sono il giorno di San Vincenzo Ferreri (luglio), la festa di San Rocco (agosto), e a metà settembre la “Festa dei genovesi”. Quest’ultima festa un tempo era l’occasione per lo svolgimento di una importante fiera del bestiame settembrina, che richiamava persone anche dalla città. Durante tutte le feste viene effettuata una tradizionale processione con i cristi lignei, mentre volontari preparano specialità gastronomiche.
San Cipriano nel 1080 diede i natali a Caffaro, storico e analista della Repubblica genovese, che partecipò alle Crociate, fu ambasciatore, ammiraglio e console. A Caffaro sono intitolate la scuola primaria della frazione e la strada che collega San Cipriano a Serra.
Castello Parodi è uno splendido esempio di architettura neogotica e sorge sulle rovine di un antico castellaro.